domenica 24 luglio 2016

CRIMINI GEMELLI



Ci sono libri da bere e libri da centellinare come un vino d’annata, i cosiddetti vini “da meditazione”. Così per i libri. “Crimini gemelli” è un thriller di quelli da leggere in un soffio, senza riuscire a fermarsi e rimandare la lettura ad altro momento ponendo fra le pagine l’apposito segnalibro. La storia è un po’ scontata, forse molto scontata, basata sul fascino misterioso dei gemelli cosiddetti omozigoti, cioè quelli nati dallo stesso ovulo,  particolarmente legati da affinità un po’ misteriose. E insieme è una trama scandita secondo le costanti della “narrativa gemellare”, qui in versione al femminile: una gemella buona e una gemella cattiva, una gemella bruna e una gemella bionda e così via:  essendo fisicamente uguali scoprire il gioco. Tutto qui. Ma Meg O’Brien – una scrittrice di thriller venuta a mancare nel 2008 - spara le sue cartucce con abilità un po’ sadica, gira e rigira i suoi attori come in una specie di gioco delle tre  carte: dov’è la buona e dov’è la cattiva? O meglio: qual’è la buona e quale la cattiva. Tutto scontato e invece no: non indovinerete mai il finale nè pretendo di anticiparlo. Un libro forse un po’ meccanico, con personaggi un po’ da album delle figurine. Troppo furbo per toccarvi davvero. Ma come libro di consumo estivo non si può dire che deluda. 
(Leandro Castellani)

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