Scritta
da Mike Bartlett e suddivisa in cinque puntate la serie è stata distribuita in
Inghilterra nel 2015 e giunge ora anche in Italia grazie a Netflix. La BBC ci
insegna come una trama apparentemente da classica “fiction”, basata su un
triangolo di infedeltà coniugali, insomma su una di quelle vicende che, una
volta riassunte in poche righe, si potrebbero considerare scontate, possa invece,
grazie a un’accurata sceneggiatura, una rigorosa regia e un scelta esemplare
degli interpreti, trasformarsi in un piccolo gioiello. Alla BBC il gioco
riesce, se non sempre, molto spesso e questa “Doctor Foster”, incentrata su un
personaggio femminile interpretato dalla incisiva Suranna Jones, ne è l’ennesima
dimostrazione. Gemma è una donna dalla vita apparentemente perfetta: un ottima
professionista, un matrimonio felice. Presto però il sospetto che il marito frequenti
un’altra donna rovina l’armonia. Quella che doveva essere una relazione
extra-coniugale, si rivela un terribile scoglio, tale da sconvolgere la vita. La serie sviluppa il gioco
fra sentimenti ed evasioni erotiche in un giro di amici che si rivelano meno
“amici” del previsto e fra cui prendono vita rancori, tradimenti, disillusioni.
Ma è soprattutto sul ritratto di Gemma, che tenta disperatamente di salvare un matrimonio in frantumi per poi
rivelarsi una inflessibile giustiziera, che la serie può puntare, non negandosi
a una serie di colpi di scena e ad incisivi “dialoghi drammatici” sostenuti da attori
di grande professionalità. Una considerazione accessoria: perché l’italica fiction
“sentimentale” sembra sempre rinunciare in partenza a inseguire un livello
minimo di qualità nei dialoghi e soprattutto nella cura degli interpreti? La
BBC è la BBC anche quando affronta temi e contesti per un pubblico
prevalentemente femminile e un po’ da melodramma borghese, senza praticare
sconti.
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