Due amici d’infanzia di analoga
sorte ma di diverso destino. Una famigliola tranquilla. La crisi di coscienza
di un imprenditore onesto. Una persecuzione immotivata ad opera di ignoti. Pedinamenti
inquietanti, sequestro di minori, sparatorie e morti. Pericoli e nemici
occulti. Affetti minacciati. Sadismo moderatamente truculento. Difesa disperata
con mezzi leciti e illeciti. Strane e remote discendenze. Inquietanti segreti
che tornano a galla. Questo e molto altro nel thriller “Il prossimo sarai tu”
di Gregg Hurwitz, edito in Italia da Giunti.
Quarantaduenne, ultimo – si fa per dire – della ricchissima covata degli autori
di thriller statunitensi, un “Batman cavaliere oscuro” fra i suoi peccati
giovanili, Hurwitz si dimostra uno scrittore di classe, meno meccanico e più
sbrigliato di altri connazionali nell’amalgamare, con sapienza da estroso alchimista,
elementi prevedibili e spunti al limite del paradosso in una trama coinvolgente
che lascia più volte con il fiato sospeso. Non sono particolarmente succube dei
thriller montati come da ricetta della premiata ditta
Connelly-Cussler-Iles-Koontz & C… Ma questa volta faccio eccezione: se
gioco dev’essere questo è un gioco nel quale imprevedibilità e un pizzico di
fantasia si combinano in maniera raffinata e coinvolgente.
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