Faccio
eco a un post, trovato su FB, con cui un amico si lamenta giustamente dell’uso
di termini inglesi per definire cose, fatti, situazioni per i quali esiste un perfetto
corrispettivo italiano: display = schermo, meeting = riunione, fashion = moda,
workshop = seminario, business = affari… E’ un vezzo neanche tanto innocente di
cui fanno uso e abuso particolarmente le giovani generazioni e con cui è facile
coprire la sostanziale ignoranza della nostra lingua e non solo. Chi lo pratica
forse non sa o non si accorge di deglutire generici luoghi comuni rinunciando
ad approfondire il senso delle parole e del loro significato. In altri termini non
si rende conto di usare un modo di esprimersi “dopato”. Alcuni esempi: “gossip”
indica indiscrezioni e rivelazioni pruriginose riguardanti personaggi noti, ma l’equivalente
italiano, “pettegolezzo”, ha una connotazione negativa, cioè segnala il brutto
difetto di diffondere particolari sciocchi, privati, inutili o inventati sul
comportamento altrui, tutte cose che il termine inglese ipocritamente nasconde.
“Storytelling”- l’ultimo strillo in fatto di termini nuovi –
indica la strategia comunicabile di un’industria culturale, di un’azienda, di
un personaggio, in altre parole il loro ostensibile autoritratto, quello che si
deve mostrare agli altri. L’equivalente nostrano “tema” o “narrazione”, indica
il contenuto, il messaggio, il racconto di una strategia, in altre parole “ciò
che vogliamo far credere agli altri in modo da ottenere qualcosa da loro”… “Slide” significa il condensato di
una notizia o di una proposta in un titolo di giornale o in un annuncio
telegrafico; l’equivalente italiano, “diapositiva” o “presentazione” indica di
più e di meno. “Selfie” significa
autocelebrarsi immortalando in una foto col telefonino un incontro, un momento,
la nostra presenza a un accadimento. L’equivalente italiano “autoscatto” o
autoritratto di gruppo comporta un’attenzione meno banale ed episodica al
momento che vogliamo immortalate ed alle persone raggruppate intorno a noi.
“Biopic” significa biografia televisiva elaborata secondo i canoni statunitensi
di un seriale o di un film, il termine “biografia televisiva” indica il
racconto in termini televisivi di una storia personale, il racconto, più o meno
documentato, di una vita. E così via. Spesso l’uso di una parola straniera
raccattata dalla tv, da un giornale, dalla conferenza di un esperto ci sottrae
alla fatica di chiarire ciò di cui vogliamo parlare, il senso delle cose che
diciamo.
Nessun commento:
Posta un commento