Ecco l'inizio del mio raccontino horror "Babau", uno dei 18 raccolti nella prestigiosa antologia "Hallooween stories", da oggi acquistabile in e.book:
"Il Babau era triste e avvilito, mentre doveva essere allegro e pimpante ora che si avvicinava Halloween, quella strana festa celtica che ormai aveva attecchito anche in Italia, e i bambini lo avrebbero visto come il nume tutelare delle loro truci mascherate da passeggio serale. Lui, che nei cent’anni precedenti era stato il terrore dei bambini, ormai sempre più scafati e al sicuro dalle amorevoli e perentorie minacce delle madri, nonne e zie di passate generazioni: “mangia, cocco bello, apri la boccuccia, sennò chiamo il Babau!” E per paura del fantomatico Babau il fanciullino o la fanciullina dovevano rassegnarsi a ingurgitare repellenti pappine dal sapore e colore indefiniti oppure a reprimere la voglia matta di disobbedire, far dispetti, sporcarsi il vestitino, graffiarsi le ginocchia, tirar fuori la lingua..."
LEANDRO CASTELLANI
Penso sempre più che le proprietà del cervello siano infinite, come quelle dell'Univero estremamente, il tuo lo è sicuramente
RispondiElimina