sabato 15 ottobre 2016

A' LA MANIERE DE...GRAND'HOTEL



Quella mattina era uscita di casa in preda a un dolce sentimento d’attesa. Sapeva che il destino non poteva negarle l’amore, un amore speciale per lei sola, diciott’anni, bellissima, le labbra sempre atteggiate a una smorfietta che i suoi amici trovavano deliziosa e le amiche sdegnosa, i capelli color del grano, le forme adolescenziali ma già sbocciate rattenuta da un abitino a fiori rosa. Si allontanò dal paese, voleva raggiungere la campagna, in solitudine, mescolarsi al grano quasi maturo. E a un tratto fu spinta ad alzare gli occhi verso il cielo, uno strano ordigno stava scendendo veloce verso terra: un aereo in difficoltà? Un meteorite? Ma somigliava piuttosto a una di quelle capsule al rientro dallo spazio di cui avevano parlato i giornali, pubblicandone anche la foto a colori, a piena pagina: in quei giorni si attendeva il rientro dall’atmosfera di un astronauta solitario vissuto due mesi sulla Luna. Il bolide piombò a terra, facendo ondeggiare il grano come una forte brezza d’estate. Rita rimaneva immobile, attratta da quel globo luminoso che era venuto a spegnersi posandosi a pochi metri da lei. E improvvisamente qualcosa si mosse, si aprì il massiccio portello della capsula e l’ospite uscì fuori, serrato in uno scafandro da palombaro o meglio da astronauta. Rita avrebbe voluto fuggire, allontanarsi da quell’essere misterioso che le faceva paura: un abitante di un pianeta misterioso? Forse un mostro venuto dallo spazio? L’astronauta si tolse lo scafandro che gli serrava la testa: le apparve un giovane bellissimo, qualche anno più di lei, con due occhi intensi, profondi, neri come la pece, che la fissarono con evidente curiosità: - Salve, spero di non averla spaventata. Sono Nicola, rientrato dallo Spazio, strano che non ci sia nessun ufficiale ad accogliermi. Volevo dire: quale accoglienza migliore che vedere lei? Posso chiederle il suo nome? - Mi chiamo Rita. - Nome bellissimo, e io sono... - Lo so benissimo chi è lei, ne hanno parlato i giornali, lei è... Il giovane le troncò la parola: - Nicola, semplicemente Nicola. E il destino che mi ha portato proprio qui, vicino a lei, al ritorno dallo spazio... Rita gli sorrise: l’incanto di quell’incontro Sì, lo sapeva, si sarebbero rivisti e forse...
(LEANDRO CASTELLANI à la manière de... Grand’Hotel)

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