Titanic
(James
Cameron, 1998)
nessuno
ha troppa fretta di arrivare.
Si
può vincer la noia e la stanchezza
tuffandosi
del ballo nell’ebbrezza.
Nascono
amori e poi gli innamorati,
un
po’ storditi e un poco avvinazzati,
passan
la notte a guardare le stelle
tremule
e fioche come fiammelle.
Ma
se guardassero un po’ più in basso
avvisterebbero
di ghiacci un masso
e
avvertirebbero il capitano
di
stare attento e andar più piano.