Superman
(Richard
Donner, 1978)
Giornalista
all’occasione,
trasandato
e mollaccione,
se
il pericolo minaccia
si
sfarina in ampia traccia
trasformandosi
all’istante
in
colosso debordante
con
tutina bicolore
e
una Esse sopra il cuore.
Le
minacce non paventa,
è
un tifone, una tormenta,
come
un bolide saltella
per
salvare la sua bella,
quando
arriva l’occasione
ha
la forza di un leone.
Poi
alla fin dell’avventura
e passata la paura
si
allontana in tutta fretta,
ricompare
già in giacchetta
deludendo
la ragazza
che
per l’altro andava pazza.
E
il motivo – udite, udite! –
nasce
dalla criptonite
contenuta
dal pianeta
dove
un dì nacque l’atleta
e
da cui scese volando
per
voler di Marlon Brando.
Nessun commento:
Posta un commento