giovedì 9 gennaio 2020

ANCORA UN GIALLO ALLA ROVESCIA


(minigiallo)

Giorgio Scerbanenco, uno scrittore troppo bravo per essere sufficientemente apprezzato dalla cosiddetta critica seria, lasciò un’opera (postuma?) denominata “Centodelitti” in cui allineava in spazi ridottissimi trame e spunti che non aveva ancora fatto in tempo a sviluppare. Una piccola opera esemplare. Non sono all’altezza di fare altrettanto ma di spunti ne potrei trovare, specie allontanandomi dal prevedibile per tentare vie nuove. Faccio un esempio, anzi più di uno. Di solito viene sequestrato un riccone. O suo figlio, o sua nipote, o uno degli altri parenti purchè abbienti o molto amati dal capostipite, in modo da esigere un congruo riscatto dal detentore di una grossa disponibilità pecuniaria, possidente terriero, industriale, re della finanza, politico ben piazzato e così via. Facciamo invece il caso che stavolta il sequestrato sia un  barbone, un poveraccio che chiede la carità all’angolo del palazzo o all’entrata del grattacielo più svettante su New York o altra capitale del denaro. Rapito il barbone e fatto recapitare l’annuncio. Se non verrà versato l’equivalente di un mese di stipendio del manager, il mendicante che di solito staziona all’ingresso della Ditta verrà eliminato e il riccone, non potendo più elargirgli il mezzo dollaro a edificazione dei passanti, verrà additato al pubblico ludibrio. Roba da rimetterci la reputazione vita natural durante. Come farà più a esibirsi come magnate caritatevole a quanti giornalisti e public relation annotavano il suo spirito generoso vedendolo elargire il mezzo dollaro – o euro - al povero pezzente presso l’ingresso? Era quasi un marchio di fabbrica. Ed ora lo avrebbero tacciato di miserabile, schiavista, affamatore del popolo, sfruttatore della miseria... Così fu giocoforza che il magnate si mettesse a caccia dei rapitori. Personalmente, senza  interferenze di polizia  o detective privati o spalloni diplomati. E – cosa non può fare un magnate!  – anche stavolta sarebbe riuscito nel suo intento riuscendo a liberare il sequestrato al termine di una caccia rabbiosa con furiosa sparatoria finale. Dopodichè al nostro industriale lo chiamarono Batman e i poco di buono si misero a sequestrare clochard, mendicanti, prostitute in disarmo e altri miserabili. E Batman ebbe un bel lavoro da svolgere. Uno spettacolo eccitante e anche un po’ miserando.

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