Dracula a
Roma, la raccolta di racconti di Leandro Castellani.
di Salvo
Zappulla
Leandro Castellani in questa raccolta di racconti “Dracula a
Roma”, nata dall'incontro con una casa editrice non convenzionale come
Opposto.net, esibisce tutto il suo straordinario talento di scrittore, la sua
penna è arguta, tende al surreale e
all’immaginifico, c’è tanta drammatica ironia in questi racconti, si ride e si
riflette. Castellani ha dalla sua una
finezza stilistica che tende al magico realismo, al paradosso
esistenziale, si fa beffe di
personaggi ipocriti, benevoli con se
stessi e severi giudici nei confronti dei propri simili. Crea misteriose
atmosfere, spesso provocatorie e improbabili, dove anche la tirannia del tempo
ha un ruolo fondamentale, e in questo mi ricorda molto Ionesco. Una penna
danzante e virtuosa, un autore che gioca sull'incontro-scontro tra istinto e ragione, inconscio e
consapevolezza. Tutte le
brevi storie sono legate da un unico filo conduttore, si librano in volo alla
ricerca di spazi siderali, anelano al metafisico, si spogliano dell'ingombrante
zavorra del materialismo terreno per inseguire flussi migratori verso un
luogo-non luogo. Castellani appartiene a quella categoria di scrittori che hanno raccolto nella normalità
dell'assurdo la lezione di Dino Buzzati, la sua prosa straripa
di ombre magnetiche e striscianti, annoda le file di oscuri destini intrisi di malinconia, guizzi di luce e fitte
tenebre che ci riportano all'eterno gioco dell'esistere, al perpetuo equivoco
tra vittima e carnefice. Hanno il dono della levità, l'incanto della leggerezza.
Storie sospese dentro molecole di vapore,
che fanno di questo prezioso volumetto un libro squisitamente letterario da
leggere con grande attenzione.
Il libro è disponibile su www.opposto.net
Per info scrivere a: ufficiostampa@opposto.net